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La città nel corso della sua storia ha subìto diverse dominazioni, ma sotto la dominazione spagnola i marsalesi hanno potuto godere di un grande sviluppo e prosperità economica. Testimonianza di queste dominazioni è costituita dalla presenza di un grande patrimonio culturale, che è composto tra le altre cose dalle antiche necropoli di età punica, il Battistero cristiano, la Villa Romana con i suoi mosaici e i resti della cinta muraria edificata dal re Ruggero I.
L'antico nome della città di Marsala era Lilibeo e la sua fondazione è strettamente legata a quella di Mozia, la cui importanza cominciò a decadere appunto con la fondazione di Lilibeo, i cui resti si trovano nel museo archeologico Baglio Anselmi, che sono stati trovati durante gli scavi nell'area archeologica omnima, che si trova al centro della città.
In epoca contemporanea Marsala è famosa per lo sbarco dei Mille dell'11 maggio 1860 e proprio da Marsala, capitale provvisoria d'Italia, partì l'unificazione del Paese.
Dal 1987 la città di Marsala è riconosciuta come la capitale del vino, perché la sua industria si basa essenzialmente nella produzione del vino; in particolare del vino liquoroso da dessert, che ha preso il nome della stessa città ed è riconosciuto in tutto il mondo come denominazione di origine controllata.
La città non ha solamente numerose cantine, ma negli ultimi anni l'attività economica si è diretta nel turismo, che la vede ormai da dieci anni tra le mete più ambite da parte dei vacanzieri. Da sottolineare la presenza di un porticciolo turistico, che ha una capienza di 250 posti barca.
Per raggiungere Marsala è possibile anche prendere il treno, la cui linea ferroviaria attraversa la città.
Secondo un'indagine conoscitiva patrocinata dalla Provincia Regionale di Trapani nel 2009 Marsala si è sempre dimostrata sensibile ai turisti diversamente abili, offrendo servizi efficienti, come la possibilità di usufruire di una piscina comunale con l'ausilio di idonee attrezzature e di personale qualificato.
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