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Cala Minnola rappresenta un'altra tappa da visitare per tutti coloro che intendono visitare l'isola di Levanzo, sia dal punto di vista balneare, sia dal punto di vista dell'archeologia subacquea.
Infatti, così come Cala Fredda, anche i fondali di Cala Minnola conservano numerosi reperti archeologici tra i quali è d'obbligo citare i resti di un impianto di lavorazione del pescato, risalente all' epoca romana.
Oltre questi reperti, Cala Minnola è particolarmente ricca di manufatti archeologici, perché, me come raccontano le cronache dell'epoca, questa zona fu teatro, il 10 marzo 241 a.C. di una battaglia navale molto cruenta, in cui la flotta navale romana sferrò un attacco a quella cartaginese, che colò a picco, trascinando sotto i fondali marini di Cala Minnola dei veri e propri straordinari tesori.
L'esito di questa battaglia spianò la strada al dominio romano.
Nelle vicinanze di Cala Minnola sono stati ritrovati numerosi reperti, quali anfore adibite al trasporto del vino, frammenti di vasellame, nonché il relitto di una nave.
Per evitare che questo patrimonio subacqueo venisse defraudato da collezionisti o da semplici turisti alla ricerca di un souvenir, dal luglio del 2006 è attivo un sistema di telecontrollo composto da quattro telecamere subacque. Le immagini riprese vengono visionate dal personale della Sovrintendenza ai beni culturali che si trova alloggiato alla Tonnara di Favignana.
Il sistema di video controllo del relitto e degli altri reperti conservati nei fondali di Cala Minnola offrono al turista la possibilità di vedere i ritrovamenti su uno schermo stando comodamente seduti.
La spiaggia di Cala Minnola, che si trova situata sul versante sud orientale dell'isola, non ha un vero e proprio litorale, ma è presente un molo attrezzato ed utilizzato per le barche da pesca.
Alle spalle di Cala Minnola si trova una pineta con aree attrezzate con panchine e tavolini, per permettere ai turisti di stare un po' all'ombra.
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