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Quando si parla di Trapani, due sono gli elementi caratterizzanti: la Processione dei Misteri, il Venerdì Santo, e il sale e le sue saline.
Oggi l'estrazione del sale dalle saline di Trapani non è più l'attività economica principale, ma i suoi bacini, le saline per l'appunto, costituiscono un'importante fonte di reddito per l'aziende salinaie del territorio, ma anche per quelle turistiche, perché le saline costituiscono il monumento più affascinante che un territorio possa mai avere.
Dal 1995 le saline di Trapani fanno parte di una Riserva naturale orientata, affidata alla gestione del WWF e si estende su quasi mille ettari.
Le saline costituiscono il rifugio per migliaia di uccelli durante la stagione migratoria, ma la zona risulta di particolare interesse non solo per la fauna, ma anche per la flora; infatti tra le specie caratteristiche della Riserva delle Saline c'è la Calendula e il Fungo di Malta, una pianta parassita, che non ha niente a che vedere con il fungo.
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Come dicevamo le Saline di Trapani e Paceco, perché questa è la denominazione completa della Riserva Naturale istituita, costituisce un'importante attrattiva turistica con migliaia di visitatori che ogni anno percorrono i sentieri sterrati e fangosi in particolari periodo dell'anno. Infatti vengono organizzate visite guidate, che vanno prenotate con almeno una settimana di anticipo e i gruppi di escursionisti non dovranno superare i cinquanta per volta.
Da visitare all'interno della riserva delle saline, c'è lo storico Museo del Sale e delle saline di Nubia, che è una struttura privata, gestita dalla famiglia Culcasi.
Da lunedì a domenica: 9.30 - 19.00
Ingresso:
€ 2,00 Adulti
Bambini Gratis
Tel. +39 0923 867061
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