Oppure ...
La flotta peschereccia di Mazara del Vallo è famosa in tutto il mondo e batte vaste aree di pesca nel Mediterraneo. Proprio grazie a questa attività è stato possibile rinvenire, nel 1998, la bellissima statua del “Satiro danzante”.
Il peschereccio “Capitan Ciccio”, infatti, nel corso di una battuta di pesca fa tornare alla luce un gamba di bronzo, rimasto casualmente impigliato insieme ai pesci tra le maglie di una rete. Successivamente sarebbe riemerso il resto del busto, sprovvisto degli altri tre arti e raffigurato impegnato in una danza coinvolgente, a tal punto da essere evidentemente flesso sul fianco destro e con il capo rivolto verso l’alto. Da notare gli occhi, straordinariamente conservati, in calcare alabastrino in origine integrato con pasta vitrea colorata.
La datazione del bronzo, alto 2,5 metri e del peso di 96 Kg, è incerta: è posta tra il IV e il II secolo a.C. In seguito, il reperto viene acquisito dalla Regione Siciliana e consegnato al Museo Civico cittadino. Nel settembre 1998, l'Istituto Centrale per il Restauro di Roma prende in consegna i due frammenti della statua, per permettere gli interventi di restauro.
Il 31 marzo 2003, il satiro danzante viene esposto a Roma, presso la sede della Camera dei deputati.
Il 12 luglio 2003, il busto viene ufficialmente riconsegnato alle autorità della città di Mazara del Vallo, per essere esposto al pubblico presso il neo “Museo del Satiro danzante”, appositamente allestito nell'ex chiesa di Sant'Egidio.
Nel 2005, il Satiro è stato trasportato in Giappone per essere esposto al Museo nazionale di Tokyo e conseguentemente all'Expo 2005 di Aichi.
All'inizio del 2007, nell'ambito di una mostra dedicata alle opere dello scultore greco Prassitele – per alcuni studiosi autore dell’opera –, la statua viene esposto presso il Museo del Louvre di Parigi.
Visitabile tutti i giorni
Orari di apertura 09.00 - 18.00
Oppure ...