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MARE E CHIESA: LA PASQUA DEI TURISTI IN SICILIA

Recensita da Luca Sciacchitano il 20/03/2012

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Riti religiosi e processioni. E' una Pasqua all'insegna soprattutto della fede quella che la Sicilia offre ai suoi visitatori. Le celebrazioni hanno inizio sin dalla domenica delle Palme in un susseguirsi di funzioni a cui partecipano tantissimi fedeli. Una partecipazione popolare ai riti della Passione, Morte e Resurrezione di Gesu' Cristo che riempie chiese e piazze delle grandi citta' come dei piu' piccoli borghi dell'entroterra. Confraternite di arti e mestieri, rappresentanti della

Chiesa, ma anche semplici cittadini, spesso indossando costumi d'epoca, portano in processione statue della Madonna e di Gesu', in rappresentazioni dall'intesa espressivita' e ricche di suggestioni. Tra le piu' famose vi sono quella dei Misteri del Venerdi' Santo a Trapani, di probabile origine spagnola, e la Via Crucis ad Enna, dove sfilano circa duemila confratelli incappucciati. Religiosita', ma non solo.

La Pasqua nell'Isola e' anche l'occasione per godere di un clima mite e magari fare il primo bagno della stagione. Non c'e' che l'imbarazzo della scelta. All'appuntamento le principali localita' turistiche dell'Isola guardano da tempo per risollevare un trend che nei mesi invernali non e' stato certamente positivo. ''E' ancora presto per fare bilanci - dice all'ADNKRONOS il sindaco di San Vito Lo Capo (Trapani), Matteo Rizzo -. Sicuramente il week end di Pasqua aprira' la stagione, che speriamo possa bissare i successi dello scorso anno, quando la nostra citta' e' riuscita a raggiungere il 7-8% di presenze in piu' rispetto al 2010. Ormai San Vito Lo Capo si e' affermata nel panorama nazionale ed internazionale, grazie soprattutto al Cous Cous Fest, ma anche a manifestazioni importanti come il 'Festival internazionale degli Aquiloni', che ha visto lo scorso anno la presenza di 20 Paesi stranieri''.

Per il periodo pasquale ancora il cartellone e' in via di allestimento, ma, assicura il primo cittadino, ''sicuramente ci saranno concerti in piazza ed occasioni di incontro. Stiamo lavorando anche alla 'Settimana della Musica', con la partecipazione di diverse bande musicali. Ma San Vito offre ai visitatori soprattutto la possibilita' di una vacanza a contatto con la natura tra escursioni alla Riserva dello Zingaro e passeggiate lungo la nostra splendida spiaggia e un viaggio tra le prelibatezze culinarie locali''. Ottimista sulla prossima stagione anche Antonio Belcuore, responsabile del servizio turistico di Taormina (Messina).

''I mesi invernali - spiega - non sono un buon indicatore, quel che e' certo e' che Taormina ha registrato nel 2011 a partire da aprile un +7,5% di presenze, quindi confidiamo di ripetere questi numeri. La citta' negli anni, oltre 200 di presenza nel panorama turistico, e' riuscita a ritagliarsi un suo spazio nell'immaginario collettivo per la qualita' dell'offerta e la cultura dell'ospitalita'''. La cittadina del messinese, perla del Mediterraneo, e' meta privilegiata di un turismo di elite, fatto per il 78% da stranieri. ''Abbiamo oltre 10 alberghi a cinque stelle lusso - dice ancora Belcuore - e i 2/3 delle presenze turistiche che registriamo optano per alberghi a 4-5 stelle. E' la qualita' il nostro fattore competitivo rispetto a mete come il Marocco, l'Algeria o la Grecia, che hanno costi fissi sicuramente piu' bassi dei nostri e mega strutture che fanno reddito sulla quantita' dei flussi. Taormina, invece, e' uno di quei luoghi che gli stranieri pensano che almeno una volta nella vita vale la pena di visitare''. L'offerta anche in questo caso punta ai riti della settimana santa ''suggestivi ed affascinanti'' assicura Belcuore.

''La crisi decisamente si sente'' dicono invece dall'Ufficio turistico di Giardini Naxos (Messina) paesino della costa ionica siciliana, ai piedi di Taormina e a pochi chilometri dal maestoso vulcano Etna. Lo scorso anno la citta' ha retto bene al calo di presenze, ''un tempo moltissimi stranieri - assicurano -, adesso molti piu' italiani. Pero' la concorrenza di posti come la Tunisia o la Spagna si avverte''. ''Molti hotel - spiega Annamaria Lo Turco, responsabile dell'Ufficio alberghi statica - stanno aprendo in ritardo rispetto al passato. Al momento solo il 60% delle strutture e' operativa, segno di un turismo che si fa sempre piu' stagionale. Il periodo delle vacanze, a causa di una crisi che si fa sempre piu' severa e che ognuno sperimenta sulla sua pelle si e' notevolmente ridotto''. ''Lo scorso anno - conclude - abbiamo registrato oltre 800mila presenze, con un trend che fa segnare un calo progressivo dal 2001 ad oggi''. Ristrettezze economiche permettendo, pero', resta il fascino di una vacanza all'insegna del mare, della buona cucina e delle tradizioni secolari

fonte: siciliainformazioni.com

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