Sabato sera, passeggiando per il centro storico di Trapani, può capitare di imbattersi in qualche luogo poco conosciuto eppure attraente ed affascinante.
A me è capitato con il Museo San Rocco che ha catturato la mia attenzione passandovi davanti per caso.
Posto in una traversa laterale, l´Oratorium del San Rocco ha avuto un´esistenza tribolata. Nata come chiesa fra il 1564 ed il 1860, l´edificio diventa prima sede delle Poste Provinciali, quindi, bombardato durante la II guerra mondiale, è stato riconvertito in ufficio di Igiene e Profilassi, sede di diversi istituti scolastici e dell´Archivio di Stato. Solo negli ultimi anni, grazie ai contributi volontari, i locali vengono restaurati per affrontare questa nuova metamorfosi che li trasforma in un ibrido tra un luogo di culto ed un museo di arte religiosa moderna.
E la restaurazione appare subito evidente nel contrasto fra le pietre antiche e quelle moderne che tappezzano le pareti bianche. I vecchi pavimenti sono stati mantenuti e le stanze, tutte in comunicazione fra loro, danno il senso della libertà di movimenti all´interno della struttura.
Dopo aver superato la prima stanza, l´unica adibita al culto, si accedede all´ala museale che è un trionfo della fantasia e della creatività umana. Il tema religioso, che attraversa tutta la mostra con particolare rilievo sulla simbologia della croce, viene rivisto in chiave moderna e fantasiosa creando opere di indubbio valore estetico ed in grado di solleticare l´intelletto dello spettatore.
La croce viene riproposta in tonalità, materiali e concetti nuovi ed inediti e, tramite un sapiente utilizzo dell´illuminazione, si è in grado di moltiplicare l´effetto visivo ed aggiungere patos alle opere già suggestive per loro natura.
La visita dura una decina di minuti ma è molto intensa e suggestiva. Noi siamo andati di sabato sera ma, informandomi con il custode, abbiamo appreso che la mattina i locali sono chiusi. Nel caso di una visita, tenete a mente questo particolare.